Riproduzione con tecnica di stampa offset di un’incisione in rame su due lastre, compl. di mm. 305 x 715, In alto al centro del titolo “Venetia”; più a destra il leone marciano entro cartiglio araldico sormontato dal corno ducale. Nell’angolo inferiore sinistro si legge “M. Merian fecit”. Molti toponimi nella pianta. Margini bianchi ampissimi. Provienenza: “Theatrum Europaeum, oder Aussfuhrliche und Warhafftige Beschreibung aller und (…) Jahr Christi 1617 bis 1629 (…) Beschrieben durch M. Joannem Philippum Abelinum gezieret”. Questa pianta, stampata in varie edizioni, fu molto conosciuta anche oltre i confini della Germania ed influenzò per tutto il secolo buona parte della iconografia veneziana. La sua fortuna derivò dalla precisione e nitidezza dell’intaglio, ricco di dettagli leggibili, oltre che dal formato oblungo che ben si addice alla forma della città . Ma ciò che più conta, pensiamo sia stato il modello al quale si riferisce il Merian, che senza alcun dubbio è la pianta di Jacopo de’ Barbari. E’ la prima volta, dopo quasi un secolo e mezzo di oblio, che l’insegnamento del maestro del Caduceo abbia trovato un intelligente seguace che si sia liberato del convenzionalismo didascalico delle rappresentazioni cinquecentesche. Naturalmente molti particolari topografici sono omessi per poter mantenere una sufficiente chiarezza dei luoghi e degli edifici principali in dimensioni ridotte. (Cassini, Piante e vedute prospettiche di Venezia). Schulz (1970), n°66. Cassini (1971), n°40. Romanelli Biadene (1982) n°33. Moretto (2001), n°69. Merian Mattheus (1593-1650) Matthäus Merian, detto Matthäus Merian il vecchio (Basilea, 22 settembre 1593 – Bad Schwalbach, 19 giugno 1650), è stato un incisore e disegnatore svizzero naturalizzato tedesco, che ha operato in Germania. Allievo di Dietrich Meyer a Zurigo, dove imparò le tecniche calcografiche. Si recò successivamente a Strasburgo, Nancy e Parigi, prima di ritornare a Basilea nel 1615. L’anno seguente si recò a Francoforte sul Meno dove lavorerà per l’editore Johann Theodor de Bry (1528-1598), di cui sposerà la figlia Maria Magdalena nel 1617. Creata a Francoforte una propria bottega, diede vita ad una ricchissima produzione di incisioni riproducenti scene di battaglia e specializzandosi nella riproduzione di carte topografiche. Nel 1620 si recò con la moglie a Basilea, ma tre anni dopo ritornò a Francoforte, dove iniziò la conduzione della casa editrice del suocero, deceduto nel 1623. Nel 1626 divenne cittadino di Francoforte. L’anno successivo accolse come apprendista Wenzel Hollar destinato a diventare un celebre incisore su rame. Nel 1645 rimase vedovo e nel 1646 sposò Johanna Sybilla Heim. Nel 1647 nacque sua figlia Anna Maria Sibylla Merian. Matthäus Merian morì dopo lunghi anni di malattia nel 1650 a Bad Schwalbach, una cittadina nelle vicinanze di Wiesbaden.
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dal XV al XXI Secolo
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