Incisione su rame, 250 x 171 mm (alla battuta), foglio di 229 x 341 mm. Carta vergata forte e filigrana a due lune. All’interno dell’incisione le scritte, in alto: “Eruni duo viri”; in basso: “Unus hinc”, “Etalius inde”. In basso: “Et venie homo insignitus caracteribus Iesu Christi crucefixi abb.”. Bel foglio a pieni margini. Proveniente da “Habiti d’huomeni et donne venetiane con la processione della Ser.ma signoria et altri particolari cioè trionfi feste cerimonie publiche della nobilissima città di Venetia… ; La città di Venetia con l’origine e governo di quella… ; Habiti che gia’ tempo usavano le donne vinetiane”. Cicogna. Delle inscrizioni veneziane, volume V p. 439. Giacomo Franco (1550-1620). Figlio naturale del pittore e incisore Battista Franco e da tale Francesca da Urbino, nacque a Venezia, o più probabilmente a Urbino, nel 1550. Esercitò, operando sempre a Venezia, il mestiere di incisore, calcografo, editore benchè nel suo testamento, rogato il 16 giugno 1620 dal notaio Fausto Doglioni, egli si definisca “desegnador”. Il suo nome non ricorre mai negli atti dell’arte dei “libreri, stampatori e ligadori”, mentre si trova negli elenchi della corporazione dei pittori, alle date 1606 e 1619, termini che indicano probabilmente l’anno di iscrizione all’arte, e quello di cessazione dell’attività .
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dal XV al XXI Secolo
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