In-8 (20 cm) 9 voll. (1) c. (di ritratto) LIII (3) 370 (2); 285 (1); VIII V c. (di tav.) 492 (2); 491 (1) c. ( di tav) (1); (2) 408; (2) 484; (2) 451 (1); (2) XXIII (1) 507 (1).All’occhietto il titolo: “Opere di Francesco Redi”. Mezza pelle, piatti rivestiti di carta marmorizzata. Ritratto di Francesco Redi inciso da G. Benaglia. Francesco Redi (Arezzo, 18 febbraio 1626 – Pisa, 1 marzo 1697) è stato un medico, naturalista e letterato italiano. Egli è il fondatore della biologia sperimentale, ed è soprannominato come il “Padre della parassitologia moderna”. Redi è considerato uno dei più grandi biologi di tutti i tempi. Pubblicò un gran numero di ricerche naturalistiche, che destarono grande interesse in tutta Europa. Nelle “Osservazioni Intorno alle Vipere” dimostrò che il veleno di questi animali, contrariamente alla comune opinione dell’epoca, è dannoso solo se inoculato nella ferita e non se ingerito. Particolarmente importanti sono le sue “Esperienze Intorno alla Generazione degl’Insetti” del 1668, nato da una lettera a Carlo Dati, in cui confutò la teoria della generazione spontanea, allora generalmente accettata, con un approfondito studio sperimentale della riproduzione delle mosche. Nel lavoro scientifico di Redi più ancora dei risultati ottenuti è essenziale il metodo usato, che gli assicura un posto di grande rilievo nella storia del metodo sperimentale. (Wikipedia)
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dal XV al XXI Secolo
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