In-folio (43 cm il testo, 49 cm le tavole) 3 parti XII 40 37 c. (tavole); 41-74 (non presenti pagine di testo 49-52) 38-74 c. (tavole); 75-95 (1) 75-105 c. (tavole); (4) 97-116 106-135. Testo su due colonne in francese e in italiano Illustrazioni calcografiche disegnate da Desgodetz e incise da Feoli. Testo su due colonne in francese e in italiano. Senza legature, raccolte da cartelline. Assenti pagine di testo 49-52. TAVOLE COMPLETE e quasi tutte in ottime condizioni: qualcuna con macchie di umidità. La prima edizione du stampata nel 1682. Desgodets Antoine (1653-1728):fu assunto dal primo ministro francese Jacques-Louis Colbert per visitare Roma e realizzare incisioni e misurazioni di notevoli strutture dell’antichità classica, includendo più incisioni di planimetrie, prospetti, sezioni trasversali e decorazioni esterne. Artisti e architetti francesi incapaci di recarsi in Italia furono in grado di utilizzare lo studio di Desgodetz per emulare le pratiche architettoniche dell’antica Roma nelle loro opere. L’opera fu ristampata nel 1729 e di nuovo nel 1779, aiutando così non solo gli architetti barocchi, ma anche i seguaci dell’approccio neoclassico in via di sviluppo all’architettura, in particolare Robert Adam. ENGLISH In-folio (text 43 cm, plates 49 cm) 3 parts XII 40 37 c. (boards); 41-74 (no text pages 49-52) 38-74 c. (boards); 75-95 (1) 75-105 c. (boards); (4) 97-116 106-135. Text on two columns in French and Italian Engraving illustrations drawn by Desgodetz and engraved by Feoli. Text in two columns in French and Italian. Without bindings, collected by folders. Absent text pages 49-52. COMPLETE PLATES and almost all in excellent condition: some with damp spots. The first du edition printed in 1682. Desgodets Antoine (1653-1728):was hired by French Prime Minister Jacques-Louis Colbert to visit Rome and make engravings and measurements of notable structures of classical antiquity, including multiple engravings of floor plans, elevations, cross sections and exterior decorations. French artists and architects unable to travel to Italy were able to use Desgodetz’s studio to emulate ancient Roman architectural practices in their works. The work was reprinted in 1729 and again in 1779, thus helping not only Baroque architects, but also followers of the developing neoclassical approach to architecture, especially Robert Adam.
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dal XV al XXI Secolo
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