In-16 3 tomi in 2 volumi VIII 231; (4) 248, (4) 250. Mezza pelle con piatti in carta marmorizzata. Due tasselli al dorso in pelle una rossa l’altro blu e caratteri in oro. Al primo volume foro a p.95. Strappo alle p. 82, 97 del secondo volume, senza perdita di testo. Collazionato e completo. Abate inquieto e gaudente, Giambattista Casti (1724-1803) fu una tipica figura del secondo Settecento, animato da un spirito scettico e dissacratore di stampo illuministico. Nato ad Acquapendente, Viterbo, visse a Roma e Firenze, poi a Vienna e infine a Parigi. Apprezzato da Goethe e Stendhal, fu autore di numerosi e fortunati libretti di opere buffe messe in musica da Paisiello e Salieri. La sua fortuna letteraria però arrivò con le licenziose Novelle Galanti, composte in ottave negli ultimi anni della vita e alle sestine di Animali parlanti, dello stesso periodo, che costituivano una satira irriverente della vita italiana dell’epoca. Edizione rarissima. Coetaneo di Giacomo Casanova, si conobbero a Trieste i primi anni del 1770; nelle Memorie l’impressione che ne ricevette quest’ultimo non fu delle più lusinghiere nei confronti del Casti “ignorante, audace e impudente, senza altro talento che quello di essere un facile verseggiatore. V. Casanova “Storia della mia vita” Mondadori III p. 991-992.
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Libri e Stampe Veneziane
dal XV al XXI Secolo
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