Acquaforte, 492 mm x 354 mm (parte incisa). Pieni margini. Bella acquarellatura, probabilmente d’epoca. Nell’inciso in basso a sinistra: “Dom. Rossetti Sculp.”.Nell’inciso, in basso a destra: “Giac. Palma in.”. Nel margine inferiore: “Ambasciatori Veneti all’Imperator Federico Barbarossa Opera di Giacomo Tintoretto nella Sala del Gran Consiglio IIII”. Proveniente da: “Il Gran Teatro delle Pitture e Prospettive di Venezia, in due tomi diviso”.Il dipinto e di conseguenza la stampa rappresenta Papa Alessandro III e il doge Ziani inviano Otto a negoziare la pace con suo padre l’imperatore Federico Barbarossa; Otto si inginocchia davanti al Papa, che siede su un trono elevato; il doge gli sta accanto; folla a sinistra e a destra. Il foglio, fa parte della grande opera di Domenico Lovisa, pubblicata a Venezia nel 1720. La suite si componeva di due volumi: il primo, relativo a vedute veneziane e lagunari, venne disegnato da Giuseppe Valeriani, mentre è ignoto chi ne fu l’incisore; il secondo, relativo a pitture di celebri artisti veneziani, venne realizzato da Andrea Zucchi. L’album di vedute rappresenta la più ampia documentazione sulla vita privata a Venezia nel 1700: la scena è sempre ricolma di azione, spesso anche spiritosa, tutta tesa ad una rappresentazione cronachistica, più che architettonica, di Venezia. Cicogna 4541, Succi 230
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dal XV al XXI Secolo
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