Incisione calcografica all’acquaforte e bulino di mm 315 x 265 alla battuta su carta vergatina settecentesca. Iscrizioni: subito sotto l’immagine : “Pingendi Juveni tradens elementa Magister Aspectu veri fingere falsa docet”; e nell’angolo in basso a sinistra :”Dominicus Majotto Pinxit”. Alcune fioriture ma buon esemplare. Incisione che fa parte della serie “Capricci fiamminghi”. Senza una bibliografia certa si può supporre che questo foglio con sola dicitura latina sia un primo stato della lastra, cui venne aggiunta nel secondo stato la traduzione in spagnolo. Nel volume dal titolo “Giovanni Volpato 1735 – 1803” a cura di Giorgio Marini si afferma in proposito: “La serie di incisioni , tratte da dipinti di Domenico Maggiotto, documenta la prima attività del Volpato svolta presso la Calcografia Remondini … Le stampe favorirono una grande diffusione alle tele di Maggiotto, e ne testimoniano il favore riscontrato presso una vasta fascia del mercato collezionistico del tempo.”
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dal XV al XXI Secolo
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