Incisione su rame, 250 x 171 mm (alla battuta), foglio di 229 x 341 mm. Carta vergata forte e filigrana a due lune. “Anche questa è interessante perchè non vi si vedono le balaustrate, nè i Leoni aggiuntivi posteriormente.” (Cicogna. Delle inscrizioni veneziane. Volume V, p. 442). All’interno della battuta la scritta: “Questa è la Porta del meraviglioso Arsenale nel quale di continuo si fanno galere, ed altri vasselli da guerra; e questa gente che si vede è la maestranza, la quale entra la mattina, ed esce fuori la sera, con bellissimo ordine. Franco forma con Privilegio”. Bel foglio a pieni margini. Proveniente da “Habiti d’huomeni et donne venetiane con la processione della Ser.ma signoria et altri particolari cioè trionfi feste cerimonie publiche della nobilissima città di Venetia… ; La città di Venetia con l’origine e governo di quella… ; Habiti che gia’ tempo usavano le donne vinetiane”. Giacomo Franco (1550-1620). Figlio naturale del pittore e incisore Battista Franco e da tale Francesca da Urbino, nacque a Venezia, o più probabilmente a Urbino, nel 1550. Esercitò, operando sempre a Venezia, il mestiere di incisore, calcografo, editore benchè nel suo testamento, rogato il 16 giugno 1620 dal notaio Fausto Doglioni, egli si definisca “desegnador”. Il suo nome non ricorre mai negli atti dell’arte dei “libreri, stampatori e ligadori”, mentre si trova negli elenchi della corporazione dei pittori, alle date 1606 e 1619, termini che indicano probabilmente l’anno di iscrizione all’arte, e quello di cessazione dell’attività .
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dal XV al XXI Secolo
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