Incisione all’acquaforte di mm 421 x 251 (alla battuta). Vergatina veneziana settecentesca. Pieni margini. Filigrana assente. Primo stato su tre (I/III). In basso al centro “Area P.P. Societatis Jesu cum corum Templos” e sulla destra “IX” in numero romano. Lieve abrasiore rilevabile solo dal retro del foglio. Incisione tratta dal più che celebre album inciso da Antonio Visentini dai disegni di Canaletto “Urbis Venetiarum Prospectus Celebriores, ex Antonii Canal Tabulis XXXVIII. Aere expressi ab Antonio Visentini. In partes tres distributi”. Questa edizione è la prima di 38 vedute, e completa la precedente stampata nel 1735 di soli 16 fogli. Succi “Le Prospettive di Venezia dipinte da Canaletto e incise da Antonio Visentini”: “L’acquaforte è interessante perchè non raffigura la balaustra e la statua di S. Giovanni Nepomuceno che furono collocate all’angolo con Cannaregio nel 1742. Poichè quelle modifiche al panorama del Canal Grande furono inserite nel corso della rielaborazione della tavola X della “Pars Prima” ne consegue induttivamente che i lavori di miglioramento sulle lastre dell’edizione del 1735 furono eseguiti quasi certamente tra il 1741 e il 1742, dopo l’esecuzione delle ventiquattro ulteriori vedute. Il dipinto, già appartenente al gruppo Harvey fa parte della collezione Wrightsman, Florida. Manca lo schizzo corrispondente nella serie al Museo Correr. Links prospettava l’ipotesi che tale mancanza fosse dovuta al fatto che Visentini avesse ritirrato il disegno per inserirvi la modifica”. Antonio Visentini (Venezia 1688-1782) fu pittore, incisore e architetto. Il suo nome si lega strettamente a quello di Canaletto, con il quale collaborò, nella produzione della sua opera più famosa, appunto le 38 vedute in prospettiva. Come Canaletto lavorò quasi sempre sotto il patrocinio di Joseph Smith e della casa editrice di Giambattista Pasquali.
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dal XV al XXI Secolo
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